Posts By : admin

gangi smart community premio smau firenze
Gangi vince il premio Smart Community, è il comune più all’avanguardia della Sicilia

Gangi è il comune più smart della Sicilia nonché uno dei cinque comuni più all’avanguardia di Italia (insieme a Firenze, Montepulciano, Pantelleria e il Parco della Murgia).
Il riconoscimento è arrivato pochi giorni fa allo Smau di Firenze, un’importante kermesse nazionale. Il concorso ha infatti premiato quei comuni smart che hanno applicato un intelligence 2.0 per la valorizzazione di turismo e patrimonio storico-artistico-culturale attraverso il premio Smart Community, un riconoscimento che valorizza e celebra le esperienze più all’avanguardia delle città italiane.

Le motivazioni che hanno portato al trionfo di Gangi sono state lette in sede di premiazione: “Attraverso un percorso di riqualificazione del patrimonio architettonico, storico e culturale, di salvaguardia dell’ambiente, di valorizzazione delle risorse agricole e zootecniche, di rilancio e di destagionalizzazione del turismo, il Comune di Gangi rappresenta un modello di sviluppo sostenibile e virtuoso. Il Comune ha deciso di far rinascere il centro storico vendendo gli immobili abbandonati a 1 euro. In questo modo ha riqualificato il borgo ricco di storia e arte per un giro di affari di milioni di euro”.

Entusiasta il sindaco di Gangi, Giuseppe Ferrarello: “Questa è la conferma della virtuosità di un’iniziativa di successo che ha fatto conoscere e attirato l’attenzione di media e visitatori da tutto il Mondo”.

festival borghi
Festival dei Borghi – 3/6 Settembre

Il borgo di Gangi, dal 3 al 6 settembre, ospiterà l’edizione 2015 del Festival de “I Borghi più belli d’Italia”, il prestigioso club nato nel marzo 2001 su impulso della Consulta del Turismo dell’Associazione dei Comuni Italiani (ANCI).

Sono numerosissimi i piccoli borghi d´Italia che rischiano lo spopolamento a causa di una situazione di marginalità rispetto agli interessi economici che gravitano intorno al movimento turistico e commerciale. L’obiettivo del club è proprio quello infatti di valorizzare e promuovere il grande patrimonio storico, artistico, culturale e ambientale presente nei piccoli centri italiani.

In occasione del festival, saranno presenti a Gangi con i loro stand centinaia di comuni provenienti da tutte le regioni d’Italia in rappresentanza degli oltre 230 associati del club.

Valido fino al 31 Agosto

I tipici biscotti della tradizione provenienti da uno dei forni più antichi di tutto il borgo.
Fragranti e gustosi, ideali da inzuppare a colazione o da gustare a merenda. Un perfetto equilibrio di sapori intensi e ingredienti genuini. La ricetta è quella della nonna.


Stampa promo

Condividi e fai
risparmiare i tuoi amici


Promozioni del negozio:

Valido fino al 31 Agosto

Un’intera teglia da 12 porzioni per soddisfare anche gli appetiti più voraci. Scopri il tipico gusto Madonita, un esplosione di sapori unici made in Gangi, o scegli tu gli ingredienti che preferisci per la tua cena da campioni.


Stampa promo

Condividi e fai
risparmiare i tuoi amici


Promozioni del negozio:

La pasta con il macco di fave, in dialetto “pasta cu maccu”, è una vera pietra miliare della tradizione culinaria siciliana e fa parte della cosiddetta “cucina povera”.

Si può preparare sia con fave fresche che secche, ma la tradizione vuole che sia preparata il giorno di San Giuseppe, proprio nel periodo in cui si raccolgono le fave, pertanto è prediletta la variante con fave fresche.

Le fave vengono cucinate a fuoco lento per molte ore, insieme a un trito di cipolla e a un filo d’olio extravergine d’oliva, fino a che non se ne ricava una crema molto simile alla polenta. A Gangi si usa aggiungere del finocchietto selvatico, per alleggerire la dolcezza delle fave e dare un sapore più deciso.

Particolarmente curiosa è la scelta del tipo di pasta. Anticamente, le botteghe del paese vendevano la pasta sfusa e la tenevano in cassetti, uno per ogni formato. Quando i cassetti si svuotavano, restavano dei rimasugli spezzettati che i commercianti vendevano a un prezzo più basso. Proprio questa era la pasta che avrebbe accompagnato il macco.

Oggi si ottiene più o meno lo stesso risultato spezzettando degli spaghetti. Non lo si fa per necessità economiche, ma perché la pasta spezzettata si lega benissimo al macco, gli da la giusta consistenza e si fonde insieme a esso in una crema gustosa, nutriente, particolarissima.

Per gli antichi, la pasta col macco era il piatto di pranzo e cena anche per diversi giorni. Infatti, lasciata raffreddare in una teglia, la crema si rapprende e può essere tagliata in cubi che poi vengono fritti. Una pietanza povera ma, al tempo stesso, una ricercatissima prelibatezza.

 

Foto: lericettedinicola.it


Assaggiare la carne delle Madonie è un’esperienza irrinunciabile per chi passa dalle nostre parti. La specialità gangitana per eccellenza è il castrato al forno con patate.

Il castrato, che in altre parti d’Italia viene chiamato anche agnellone, è un piatto tipico delle località montane in cui è praticata la pastorizia. È importante sottolineare, infatti, che usiamo solo carni dei pascoli madoniti.

Prima della cottura, le carni vengono lasciate a bagno in acqua e limone, così da ingentilirne il sapore. Nell’acqua vengono aggiunti anche degli aromi che sono “l’ingrediente segreto” delle nonne gangitane.

Dopo questa preparazione, il castrato viene messo in una teglia, bagnato con del vino rosso e infornato insieme a cipolle, erbe, spezie e, naturalmente, dell’ottimo olio extravergine d’oliva locale. La cottura è molto lunga, per cui le patate si aggiungono solo quando la carne inizia a essere dorata.

Inizierete a mangiarlo con le posate e poi avrete la tentazione di mangiarlo con le mani. Fate pure, e leccatevi le dita! E poi non rinunciate a fare la scarpetta nell’olio profumatissimo rimasto nel piatto.

 

Foto: giallozafferano.it


Il baccalà è un piatto povero per antonomasia. Grazie alla conservazione sottosale, rappresentava l’unica ricetta di pesce nell’alimentazione dei gangitani e delle comunità che vivono sulle Madonie. Ma povero non significa meno buono, anzi, il baccalà fritto di Gangi è diventato una vera e propria specialità tradizionale. Lo friggiamo rigorosamente con olio extravergine d’oliva del nostro territorio, perché sia croccante fuori e rimanga tenero dentro. Servito ancora caldo, si scioglie in bocca. È una vera prelibatezza da gustare in ogni stagione.

 

Foto: guidecucina.pianetadonna.it


Originariamente era la torre feudale dei Ventimiglia, fatta costruire da Francesco I nel 1337, secondo alcune fonti di archivio.

Assegnata ai Cavalieri di Malta nel 1530,  divenne la torre campanaria della Chiesa Madre quando, nel 1560, la parrocchia si trasferì dalla chiesa della Catena a quella di San Sebastiano.

Ha una forma quadrata, su tre livelli, ed è sostenuta da quattro pilastri che formano un portico. La struttura architettonica è di stile gotico-normanno.

Nei due piani più bassi notiamo delle aperture ogivali bifore e monofore. Il terzo piano fu eretto nel  Settecento per porvi un orologio pubblico. I lavori non furono mai terminati a causa di un pericolo di crollo. Scongiurato questo rischio, nel 1758 furono collocate sulla torre delle campane segnatempo.

Nel 2005 la torre è stata sottoposta ad un importante restaurato voluto dal Comune di Gangi e sostenuto dalla Provincia Regionale di Palermo.



Progetto cofinanziato dall'Unione Europea
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale "F.E.S.R."
Assessorato alle Attività Produttive
Dipartimento Attività Produttive

P.O. F.E.S.R. Sicilia 2007/2013
Linea d'Intervento 5.1.3.3
D.D.G. n.321 del 24-02-2014
C.C.N. Gangi

Partner finanziario
I Negozi di Gangi
Mappa dei negozi
Seguici su Instagram
Too Many Requests
Scarica la App We Love Gangi