Si dice che la fotografia sia il miracolo solare in cui l’artista collabora con il Sole. Una macchina, quella fotografica, che ci permette di bloccare il tempo su alcuni istanti ed emozioni che una volta “scattati” resteranno impressi.
Una vera e propria arte quindi che anche il Borgo più Bello d’Italia si appresta a celebrare. Gangi, infatti, arricchisce la sua offerta culturale inserendo all’interno della cornice di Palazzo Sgadari, un museo dedicato alla fotografia, che conterrà antichissime macchine fotografiche, foto e cimeli donati da Gaetano Albergamo, nipote di Giuseppe Albergamo, noto fotografo del secolo scorso originario di Gangi.
Gli scatti di Albergamo sono tra i più apprezzati della storia della fotografia, vincitori del primo premio all’Esposizione del Progresso Industriale di Roma e all’Exposition International du Progrés Moderne a Parigi del 1923. Un’arte portata avanti anche dal figlio Francesco fino alla morte del padre avvenuta il 24 maggio 1964.
Un progetto che rappresenta un passo in più non solo nella valorizzazione dei beni culturali e del turismo, ma anche nel ricordo di quelle personalità che hanno reso importante il territorio gangitano. Un patrimonio da tutelare e rendere accessibile a tutti, affinché diventi immortale, proprio come una foto.