Nel bel mezzo delle Madonie, in cima al Monte Mufara, tra marzo e giugno 2018 sarà inaugurato il Wide-field Mufara Telescope, un telescopio unico al mondo, posto a 1865 metri d’altezza.
Dotato di uno specchio primario di 1 metro a grande campo, robotico e fruibile in remoto, lo strumento permetterà principalmente di monitorare in modo specifico e continuativo la volta celeste con l’obiettivo di individuare e seguire asteroidi pericolosi la cui traiettoria interseca l’orbita terrestre.
Già nei lontani anni settanta le Madonie erano state sondate proprio per la collocazione di un telescopio di importanza mondiale, poi finito alle Canarie.
Ma adesso la situazione è diversa. Il progetto è stato richiesto a gran voce dai sindaci dell’area interna delle Madonie, guidati dal primo cittadino di Gangi Giuseppe Ferrarello e coinvolgerà anche tutta la regione.
Vedrà finalmente la luce dunque un progetto che risale a molti anni fa, quando la comunità astronomica italiana decise di voler realizzare nel nostro paese un Osservatorio Nazionale. Fu avviato allora uno studio delle condizioni di osservabilità dei cieli italiani. I risultati furono eccellenti soltanto in Sicilia.
Per far andare il progetto in porto sarebbe servito soddisfare 3 condizioni: la creazione di infrastrutture come la rete elettrica e la rete in fibra ottica, la compatibilità ambientale, l’accessibilità e la messa in sicurezza della pista d’accesso al Monte Mufara.
Le prime due condizioni sono già state soddisfatte, mentre per l’ultimo punto, nei mesi scorsi la giunta regionale è riuscita a stanziare il milione di euro che serviva, così il progetto può essere portato a termine, ed entro il prossimo anno, dalla Sicilia, si potrà andare a caccia di nuove stelle.