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Memorie e tradizioni a Gangi
Memorie e Tradizioni: i dettagli della nuova edizione

Sabato 15 e domenica 16 luglio, a Gangi, torna l’appuntamento annuale con “Memorie e tradizioni”, giunto alla sesta edizione. Storia, cultura e gastronomia di uno dei Borghi più belli d’Italia.

L’evento si terrà nell’affascinante centro storico di Gangi ed offrirà ai visitatori l’opportunità di rivivere, lungo un percorso allestito e curato fin nei minimi dettagli, usi, costumi, gastronomia, mestieri e ambientazioni di una popolazione dalle forti radici rurali, alla riscoperta delle eredità lasciate dalle generazioni passate: ricordi, tramandati da padre a figlio e da madre a figlia, che identificano la comunità nella sua autentica essenza.

Di particolare rilevanza sono le tradizioni legate al cibo, con la riproposizione di piatti e sapori legati alla tradizione contadina. L’esaltazione del vero ed autentico km 0, quando il cibo veniva raccolto nei campi per essere portato a tavola, dove si celebrava il senso di comunità e di unità familiare.

Grazie al contributo di chef locali sarà allestito un ITINERARIO DEL GUSTO, che condurrà il visitatore attraverso il mondo dei prodotti che caratterizzano l’agricoltura montana delle Madonie. Le condotte Slow Food siciliane e alcune condotte provenienti da altre parti d’Italia animeranno l’itinerario del gusto con la narrazione della vasta biodiversità del territorio.

Questa manifestazione ha mostrato in pochi anni, grazie alla sua formula vincente che unisce storia, costumi, tradizioni e gastronomia, di essere uno degli eventi più apprezzati dai migliaia di turisti che ogni anno visitano il borgo.

Memorial ciclistico Gangi
Conclusa con successo la seconda edizione del memorial ciclistico

Si è conclusa con successo, nei giorni scorsi a Gangi, la seconda edizione del memorial ciclistico in onore a Francesco e Vincenzo Scirè, dove hanno partecipato più di cento atleti provenienti da tutta la Sicilia, gara valida come VI prova della Coppa Sicilia XC.

Gangi li ricorderà così, continuando a organizzare la stessa gara cittadina che due anni fa aveva ideato e organizzato Francesco in occasione della vittoria come Borgo più bello d’Italia 2014, e grazie alla sua passione ed esperienza nel ciclismo è riuscito a realizzare un circuito spettacolare e affascinante, che unisce la competizione al divertimento, le difficoltà al piacere, un po’ come tratti che distinguevano la sua persona e il suo carattere.

La gara, suddivisa in due partenze, ha avuto inizio in piazza San Paolo, con il percorso che si snoda tra vicoli storici e diversi saliscendi impegnativi con frequenti cambi di direzione. La prima parte in sterrato è stata una discesa abbastanza tecnica, uno dei tratti più selettivi, mentre la seconda parte in fuoristrada con una salita ricavata da un vecchio sentiero, stretto e ripido che ha riportato i corridori all’interno del paese.

Dopo la gara, c’è stata una degustazione di prodotti tipici locali per poi concludere la manifestazione con la premiazione, dove sono stati premiati, dall’ex Sindaco Giuseppe Ferrarello, i primi tre classificati di ogni categoria.

Ottimi piazzamenti per i ciclisti gangitani, Gaetano Sottile è arrivato 7° nella principale competizione mentre Gaetano Salerno si è aggiudicato il 3° posto nella categoria junior.

Settimana della cultura a Gangi
Settimana della cultura: ritorna l’appuntamento annuale con tante iniziative

A Gangi, durante la scorsa settimana, si è svolto il consueto appuntamento annuale della “Settimana della Cultura” promossa dall’Istituto Comprensivo Francesco Paolo Polizzano.

La manifestazione, iniziata sabato scorso e finita mercoledì, ha avuto ogni giorno un tema diverso, sviluppato attraverso varie iniziative.

L’evento si è aperto con la “Giornata Digitale” che ha visto l’inaugurazione della biblioteca digitale del plesso “Gaspare Vazzano”. Alla presenza di tanti genitori e del sindaco Ferrarello sono state aperte le porte delle aule digitali, attrezzate tecnologicamente secondo il piano nazionale scuola digitale.

Per tutta la giornata le scuole sono rimaste aperte, così i genitori hanno potuto visitare le scuole frequentate dai figli e anche visionare i loro lavori multimediali realizzati nel corso dell’anno.

La domenica è stata dedicata al “cielo” e l’evento si è svolto in una piazzetta del paese per tutta la serata. Grazie alla fruizione di due telescopi, gli alunni hanno potuto osservare le stelle e i pianeti.

Lunedì, invece, la giornata è stata dedicata allo sport e non solo. Nella mattinata, tutti i ragazzi hanno svolto attività ludico-ginniche presso il campo sportivo, mentre nel pomeriggio le attività si sono spostate in varie piazze del paese, dove gli alunni hanno impersonato il ruolo di piccoli scienziati o di attori teatrali.

Martedì 30 maggio, è stata la volta del teatro con “Piccoli e grandi… in scena”.

Nel pomeriggio sono andati in scena svariate scenette teatrali presso la piazza del Popolo, mentre la sera ha avuto luogo presso la sala polifunzionale il Concentro Flauto Magico Consort.

La manifestazione si è poi conclusa mercoledi, con la Premiazione del concorso Gianbecchina presso il Palazzo Bongiorno e la “Giornata della legalità” che ha previsto diverse proiezioni: Una terra da amare, Scacco matto alla mafia e Tutti insieme possiamo.

Parco Naturale Regionale delle Madonie
Parco delle Madonie: un paradiso dalla sorprendente Biodiversità

A circa 10 km da Gangi si trova il meraviglioso Parco Naturale Regionale delle Madonie,  un trionfo di natura che si estende per quasi 40.000 ettari tra il corso dei fiumi Imera e Pollina in un sorprendente susseguirsi di ambienti naturali diversi che donano la piacevole sensazione di fare un suggestivo viaggio nella natura dell’intera isola siciliana.

Anche se questo meraviglioso parco occupa solo il 2% della superficie dell’isola, è un incantevole paradiso dalla sorprendente Biodiversità, pieno di varietà di animali e piante differenti. Infatti la flora presente nel parco annovera oltre la metà delle 2600 specie botaniche presenti in tutta la Sicilia. Ancor più ricca è la fauna presente nel parco, basti pensare che è composta dal 70% delle specie di uccelli, dal 60% degli invertebrati e da tutte le specie di mammiferi presenti nell’intera isola.

Il territorio, inoltre, vanta una grande ricchezza di testimonianze di differenti epoche storiche che vanno da edifici religiosi, come chiese rupestri e monasteri, a masserie e mulini, che dimostrano come questa zona della regione fosse popolata sin da epoca remota.

Non a caso il Parco custodisce le rocce più antiche della regione, come per esempio Le Gole di Tiberio, spettacolare sito Geopark riconosciuto dall’Unesco, lungo circa 400 metri e alto 50, costituito da rocce calcaree formatesi nel triassico superiore.
In base alle caratteristiche geomorfologiche e climatiche, l’enorme area madonita può essere suddivisa in tre differenti zone. La fascia costiera del versante settentrionale presenta boschi più fitti, uliveti secolari, castagneti e frassini da manna. La catena montuosa ospita, invece, i boschi di leccio e faggio, mentre  il versante meridionale, che muta aspetto e clima con l’alternarsi delle stagioni, sintetizza alla perfezione l’essenza della Sicilia, presentandosi assolato e spoglio oppure verdeggiante e mite a seconda delle zone e dei periodi dell’anno, il tutto reso ancor più suggestivo dal susseguirsi di colline tutte coltivate a frumento ed orzo.

Chiesa della Badia di Gangi, prezioso gioiello d'arte del 700.
Chiesa della Badia: prezioso gioiello d’arte del 700

Tra tutte le Chiese di Gangi, quella della Badia è una delle più antiche. Risalente al XIV secolo, la struttura originale nacque come Oratorio di S. Pietro, affidato ai benedettini di Gangi Vecchio. All’epoca in Sicilia, l’Ordine Benedettino ebbe un ruolo molto importante, lasciando profonde tracce sulle Madonie e in particolare a Gangi, dove in età medievale, sorse l’influente monastero di Gangi Vecchio, il quale, per Statuto, aveva diritto di esprimere un proprio rappresentante nell’antico Parlamento del Regno di Sicilia.

Nel XVI secolo, alla Chiesa venne affiancato un ampio monastero, divenuto in seguito Badia delle monache benedettine, intitolato a S. Pietro. Successivamente, duecento anni dopo, iniziarono importanti modifiche strutturali della Chiesa, condotte dall’architetto Gandolfo Felice Buongiorno, membro di un’importante famiglia e segretario della celebre Accademia degli Industriosi.

Possiamo affermare che la Badia di Gangi rappresenta un gioiello dell’architettura del 1700, in cui lo stile prevalente è quello dorico. Entrando nella Badia, si viene immediatamente colpiti dall’ampia cantoria, chiusa da una grata ferrea dorata con motivi a fiori intrecciati, che le monache utilizzavano come parlatorio con i visitatori, in cui si trova anche una porticina dalla quale le religiose di S. Benedetto ricevevano la comunione. Questa grata è sormontata da un meraviglioso organo a canne incastonato nella parete, anch’esso custodito da una cassa tutta rivestita in oro.

Di grande bellezza sono i dipinti e gli affreschi che adornano la Chiesa. Sull’altare maggiore una grande tela ad olio raffigura i Santi Pietro e Paolo, mentre sul soffitto e sulla navata centrale possiamo ammirare gli affreschi realizzati da Giuseppe Crestadoro nel 1796.

Altri quattro meravigliosi affreschi si trovano agli angoli della volta, raffiguranti la Fede, la Speranza, la Carità e la Giustizia, firmati dall’autore Joseph Crestadoro.

Tutta la chiesa, sia dal punto di vista dell’impianto architettonico che di quello iconografico, risulta un vero gioiello d’arte, in cui i fregi, come i colori caldi e tenui nello stesso tempo, infondono in chi vi si reca pace e armonia.

Telescopio unico al mondo in Sicilia
Wide-field Mufara Telescope: un telescopio unico al mondo in cima al Monte Mufara

Nel bel mezzo delle Madonie, in cima al Monte Mufara, tra marzo e giugno 2018 sarà inaugurato il Wide-field Mufara Telescope, un telescopio unico al mondo, posto a 1865 metri d’altezza.

Dotato di uno specchio primario di 1 metro a grande campo, robotico e fruibile in remoto, lo strumento permetterà principalmente di monitorare in modo specifico e continuativo la volta celeste con l’obiettivo di individuare e seguire asteroidi pericolosi la cui traiettoria interseca l’orbita terrestre.

Già nei lontani anni settanta le Madonie erano state sondate proprio per la collocazione di un telescopio di importanza mondiale, poi finito alle Canarie.

Ma adesso la situazione è diversa. Il progetto è stato richiesto a gran voce dai sindaci dell’area interna delle Madonie, guidati dal primo cittadino di Gangi Giuseppe Ferrarello e coinvolgerà anche tutta la regione.

Vedrà finalmente la luce dunque un progetto che risale a molti anni fa, quando la comunità astronomica italiana decise di voler realizzare nel nostro paese un Osservatorio Nazionale. Fu avviato allora uno studio delle condizioni di osservabilità dei cieli italiani. I risultati furono eccellenti soltanto in Sicilia.

Per far andare il progetto in porto sarebbe servito soddisfare 3 condizioni: la creazione di infrastrutture come la rete elettrica e la rete in fibra ottica, la compatibilità ambientale, l’accessibilità e la messa in sicurezza della pista d’accesso al Monte Mufara.

Le prime due condizioni sono già state soddisfatte, mentre per l’ultimo punto, nei mesi scorsi la giunta regionale è riuscita a stanziare il milione di euro che serviva, così il progetto può essere portato a termine, ed entro il prossimo anno, dalla Sicilia, si potrà andare a caccia di nuove stelle.

Palazzo Bongiorno, sede dell'Accademia degli Industriosi
Il luminoso periodo di Gangi con l’Accademia degli Industriosi

Intorno alla metà del ‘700, i fratelli Bongiorno furono prestigiosi artefici di un luminoso periodo storico della città di Gangi.

Gandolfo Felice Bongiorno, penultimo di 11 figli, con le sue doti da architetto, letterato e grande uomo di cultura, fu l’anima culturale della Gangi del Settecento.

Francesco Benedetto Bongiorno, uomo colto e letterato, diede vita insieme al fratello Gandolfo, all’Accademia degli Industriosi.

Questi movimenti poetici-culturali ebbero anche a Gangi molti seguaci. Il fermento iniziò con “L’Accademia dei Curiosi”, continuò nel 1700 con quella degli “Incogniti” e poi nel 1743 con “l’Accademia degli Sfaccendati”, ma nel 1758, dall’impulso di Francesco e Gandolfo Bongiorno, nacque “l’Accademia degli Industriosi”, alla quale presero parte numerosi personaggi della cultura siciliana.

Le riunioni avevano luogo due volte al mese nelle affascinanti sale di palazzo Bongiorno, ed i lavori venivano in seguito pubblicati. Un primo volume dei componimenti poetici, pubblicati dall’Accademia, risale al 1758, un secondo al 1762 e un terzo al 1764.
Insieme, i due fratelli, oltre allo sviluppo dell’accademia e all’apertura al pubblico della rinomata biblioteca privata di Francesco,  contribuirono a spese proprie al restauro di numerose chiese gangitane.

L'antica Torre Ventimiglia di Gangi
L’antica e imponente Torre Ventimiglia di Gangi

Oggi vi parliamo della storia di una delle strutture più antiche di Gangi, la Torre Ventimiglia, una struttura architettonica in stile gotico-normanno fatta costruire da Francesco I nel 1337.

In origine, secondo alcuni archivi, fu l’antica torre feudale dei Ventimiglia, famiglia reale molto potente e influente nella storia culturale, politica ed economica dell’isola.

La torre ha una struttura a forma quadrata suddivisa in tre piani, sostenuta dai quattro pilastri su cui poggia.

Nei primi due piani ammiriamo delle finestre ogivali, uno stile architettonico diffuso in Europa a partire dal sec. XII, caratterizzato dal prevalere delle strutture verticali su quelle orizzontali, si distingue per l’arco acuto e per le decorazioni. Il terzo piano invece fu realizzato successivamente intorno al ‘700, quando il parroco del tempo consentì all’Amministrazione Comunale di sopraelevare la torre per porvi un orologio pubblico.

I lavori per il terzo piano non furono mai portati a termine a causa di una minaccia di crollo che si era manifestata, ma cessato il pericolo, un orologio sarebbe comunque stato collocato nel 1758, senza quadranti ma con delle campane segnatempo.

Oggi la torre funge da campanile per la Chiesa Madre e nel 2005 è stata sottoposta ad un corposo intervento di restauro voluto dal Comune di Gangi e sostenuto dalla Provincia Regionale di Palermo.

Affresco Palazzo Bongiorno
Tutto sui dipinti del meraviglioso Palazzo Bongiorno

Girando tra le strade di Gangi, più precisamente lungo Corso Umberto I, ci si imbatte in un meraviglioso palazzo settecentesco, fatto costruire dalla illustre famiglia Bongiorno, baroni di Cacchiamo.

La costruzione del Palazzo Bongiorno iniziò nel 1754 su commissione del barone Francesco Benedetto, e il progetto fu assegnato al fratello architetto Gandolfo Felice Bongiorno.

Il palazzo all’epoca si presentava diversamente da come lo vediamo oggi, anche se ancora conserva la struttura originaria consta di tre piani, in seguito alle ristrutturazioni non esiste più la grande terrazza che si affacciava sulla piazza né il corpo centrale che dava sul bellissimo giardino pensile.

Ricco di decorazioni, arredi di alta classe e lampadari in vetro di Murano, il terzo piano era adibito agli alloggi della famiglia, e ancora oggi adornano le sale 7 bellissimi affreschi del noto pittore ornamentista Gaspare Fumagalli, aiutato dal suocero Pietro Martorana.  Questi raffinati dipinti rappresentano uno degli episodi decorativi più importanti della Sicilia artistica del XVIII secolo, qui infatti il pittore sfoggia un ampio repertorio, articolati sfondi e finte prospettive vengono arricchite da quei caratteri tipici del modo di decorare del Fumagalli, fatto di vasi di fiori e cesti di frutta, di conchiglie, di medaglioni e putti, espressioni di quei motivi ornamentali di particolare effetto facenti parte del repertorio decorativo ripetuto dall’artista in numerose altre occasioni.

Dal 1967 l’edificio è stato acquistato dal comune di Gangi, e oggi le sue affascinanti sale vengono usate dal Consiglio Comunale.


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