Intorno alla metà del ‘700, i fratelli Bongiorno furono prestigiosi artefici di un luminoso periodo storico della città di Gangi.
Gandolfo Felice Bongiorno, penultimo di 11 figli, con le sue doti da architetto, letterato e grande uomo di cultura, fu l’anima culturale della Gangi del Settecento.
Francesco Benedetto Bongiorno, uomo colto e letterato, diede vita insieme al fratello Gandolfo, all’Accademia degli Industriosi.
Questi movimenti poetici-culturali ebbero anche a Gangi molti seguaci. Il fermento iniziò con “L’Accademia dei Curiosi”, continuò nel 1700 con quella degli “Incogniti” e poi nel 1743 con “l’Accademia degli Sfaccendati”, ma nel 1758, dall’impulso di Francesco e Gandolfo Bongiorno, nacque “l’Accademia degli Industriosi”, alla quale presero parte numerosi personaggi della cultura siciliana.
Le riunioni avevano luogo due volte al mese nelle affascinanti sale di palazzo Bongiorno, ed i lavori venivano in seguito pubblicati. Un primo volume dei componimenti poetici, pubblicati dall’Accademia, risale al 1758, un secondo al 1762 e un terzo al 1764.
Insieme, i due fratelli, oltre allo sviluppo dell’accademia e all’apertura al pubblico della rinomata biblioteca privata di Francesco, contribuirono a spese proprie al restauro di numerose chiese gangitane.