Scoperti nuovi ritrovamenti archeologici a Gangi
Spesso la quotidianità ci spinge a considerare gli spazi che ci circondano come scontati, quasi privi di bellezza. Poi, quando si lasciano le nostre città tutto diventa affascinante, svalutando così l’importanza ed il valore storico dei nostri luoghi di origine.
Non bisogna mai abituarsi alla bellezza e soprattutto, non bisogna mai smettere di cercarla. Certe volte può nascondersi, altre può venire alla luce da secoli lontani.
È un po’ quello che è successo a Gangi, con il ritrovamento di importanti elementi archeologici appartenenti all’età ellenistica e bizantina, avvenuto durante una campagna di scavi condotti dalla Soprintendenza dei Beni Culturali di Palermo.
Si tratta di alcune edicole funerarie scavate nella parete di roccia del monte Alburchia che probabilmente facevano da perimetro ad una via sacra durante l’età ellenistico – romana. Gli studi sull’ abbazia benedettina di Gangivecchio del 1360 hanno invece riportato alla luce un’importante una villa appartenente alla prima età imperiale, insieme a varie tessere di mosaico, vetri ed oggetti di osso lavorato, tutti riconducibili all’età bizantina.
Gli oggetti ritrovati sono adesso oggetto di studio e verranno al più presto esposti dalla Soprintendenza, diretta da Elena Volpes.
Un motivo in più per visitare ed immergersi nell’atmosfera magica dei vicoli del Borgo più bello d’Italia.