Gangi offre un panorama pittorico ricco e appassionante. Tra i pittori che l’anno arricchita ricordiamo oggi lo Zoppo di Gangi, pseudonimo sotto il quale hanno operato due noti autori del ‘500: Giuseppe Salerno (Gangi; 1570 – 1633) e Gaspare Vazzano (Gangi; 1562 – 1630).
L’origine del loro pseudonimo è sconosciuta ma il loro valore indiscusso.
Essi operarono nella Sicilia della Controriforma, con uno stile che risente del manierismo spagnolo e che diede il via a una vera e propria corrente artistica, la “maniera dello zoppo”, a cui si riallacciarono molti autori dell’epoca.
Addirittura la loro influenza arriva fino al XIX secolo quando Michelangelo Selva decise di firmare come “Zoppo di Gangi” i suoi quadri.
Tra i lavori più noti del Salerno ricordiamo il “Giudizio Universale” (in foto) conservato presso la Chiesa Madre di S. Niccolò a Gangi, un’opera pervasa di reminiscenze dell’aldilà dantesco, in cui un magnifico Cristo Giudice premia i giusti e condanna i malvagi.
Una piccola curiosità: il Salerno amava profondamente la sua terra e non volle mai allontanarsene, per questo alla sua morte venne seppellito nella Chiesa della Madonna della Catena di Gangi, dove la sua salma riposa tutt’ora.
Infine, grazie al suo lavoro, Gangi divenne nota nel ‘500 come “il paese del Giudizio Universale”.