L’affascinante leggenda del santuario dello Spirito Santo
Una delle chiese più belle che sicuramente abbiamo sul territorio siciliano è il Santuario dello Spirito Santo di Gangi. Le sue origini sono davvero antiche ma – come scrive lo storico Farinella – anche incerte e sconosciute, come del resto quella della maggior parte delle chiese di Gangi.
Eppure c’è una leggenda che si tramanda ancora da generazioni in generazioni che vogliamo raccontarvi.
Si dice che qui dove ora c’è il Santuario vi era un’edicola intitolata allo Spirito Santo, nella quale secondo la leggenda era collocato un masso nella cui incavatura era stata dipinta l’immagine dell’Eterno Padre con una colomba sul petto.
Durante la lotta iconoclasta questo dipinto venne sepolto sottoterra e per molto tempo rimase ignorato, finché un contadino sordomuto, scavando un pozzo, rinvenne il masso. Si accorse con sorpresa della figura e notò che da una lesione al sopracciglio gocciolava sangue.
Stupito della scoperta corse verso l’abitato lasciando meravigliati i cittadini che lo sentirono parlare. Successivamente accorsero sul luogo e per consiglio del parroco e delle autorità decisero di trasportare il sacro masso dentro l’abitato servendosi di buoi, ma gli animali non riuscirono a smuoverlo.
Nacque così l’idea di erigere un tempio sul posto con l’aiuto di tutto il popolo.
Fonte Sito comune di Gangi